Centrocampista
Nato a Roma il 5 marzo 1986
Esordio in A: -
2001-02 | LAZIO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2002-03 | LAZIO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2003-04 | LAZIO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
49 | 2004-05 | LAZIO | A | 0 | 0 | 0 | 0 |
56 | 2005-06 | LAZIO | A | 0 | 0 | ||
56 | 2006-07 | LAZIO | A | ||||
(legenda)
(Gianluca Piacentini | Il Corriere dello Sport-Stadio | ottobre 2004)
Se si giocasse tutte le settimane contro l’Ascoli, lui sarebbe il giocatore più felice del mondo. Francesco Torroni, classe ‘86, centrocampista centrale della Lazio Primavera, con i marchigiani deve avere un conto in sospeso perché negli ultimi quindici giorni gli ha segnato due volte. La prima in Coppa Italia e la seconda, sabato scorso, all’esordio in campionato con un bel diagonale di sinistro. Due gol consecutivi per un centrocampista dalle sue caratteristiche, più Gattuso che Pirlo tanto per intenderci, sono un fatto abbastanza inusuale anche se Francesco nel corso degli anni ha dimostrato di poter garantire alla sua squadra 6-7 gol a stagione, che non sono pochi, grazie ai suoi tiri da fuori area ed agli inserimenti su palle inattive.
Sei anni fa è stato il “maestro” Sergio Vatta, all’epoca Responsabile del Settore giovanile biancoceleste, a portare Torroni alla Lazio dopo averlo visto giocare nel Tor Sapienza, ed il tempo gli ha dato ragione. Nel suo primo anno di Lazio Francesco gioca con i giovanissimi regionali guidati Fabrizio Fratini, ma è nella stagione successiva che ottiene quella che fino ad oggi rimane la sua più grande soddisfazione da giocatore. Sotto la guida sapiente di Enrico Fabbro il gruppo degli ’86, del quale fanno parte anche Melara, Zaccardi, Angeletti, Bonifazi, Ferrazza, Formichetti e molti altri giocatori che formano l’ossatura dell’attuale Primavera, conquista il titolo di Campione d’Italia in una finale storica contro la Roma, conclusasi dopo una serie interminabile di calci di rigore. Il tecnico di quello che fino ad oggi rimane l’ultimo scudetto conquistato dal Settore Giovanile biancoceleste, ora alla Lodigiani, ci aiuta a capire il Torroni giocatore: “Francesco è un giocatore molto importante tatticamente perché gioca la palla di prima, il suo ruolo è davanti alla difesa dove riesce a sfruttare al meglio il suo fisico importante che gli consente anche di recuperare parecchi palloni. E’ dotato di un buon tiro dalla distanza e di un buon colpo di testa, per questo è un prezioso jolly anche in fase offensiva. Per maturare definitivamente dovrebbe imparare a giocare di più a testa alta, se riesce a migliorare in questo, può diventare un giocatore molto importante”. Parole lusinghiere pronunciate dal tecnico che forse lo conosce meglio perché lo ha potuto allenare anche nella stagione successiva, quella degli allievi regionali.
La storia di Torroni alla Lazio prosegue negli allievi nazionali dove incrocia prima Giancarlo Oddi e poi, da metà stagione, Roberto Rambaudi. Nella stagione scorsa l’esordio in Primavera, alle dipendenze di Mimmo Caso. Dopo un periodo iniziale in cui deve battere la concorrenza dei compagni di reparto per una maglia da titolare, Francesco guadagna la stima del mister che affida a lui ed a Ciani, con il quale forma una coppia dal rendimento costante ed affidabile, le chiavi del reparto. Quest’anno Mattioli ha continuato a dargli fiducia, e lui ha risposto alla grande. Sia sul campo, con prestazioni sempre più autoritarie e convincenti, sia fuori dal campo dove si è confermato un ragazzo serio, umile e senza grilli per la testa che ha come unico obiettivo quello di giocare al calcio. Possibilmente, indossando la maglia della Lazio.